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Considerazioni generali sul potere delle lingue nel processo di internazionalizzazione delle università

24 ottobre 2023

Per “internazionalizzazione” si intende quel «processo di integrazione di una dimensione internazionale, interculturale e globale all’interno delle attività di insegnamento, ricerca e assistenza negli istituti universitari» (Altbach and Knight, 2007). Già nel 2018, oltre il 90% delle università aveva inserito l’internazionalizzazione nella propria strategia globale con il fine di promuovere la cooperazione internazionale e continuare a migliorare la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento del proprio ateneo.

Gli istituti di formazione superiore di tutto il mondo stanno adottando delle strategie di internazionalizzazione per contribuire alla creazione di una comunità inclusiva e mondiale di studenti, ricercatori, formatori ed educatori. Il presente articolo intende analizzare in che modo l’insegnamento e l’apprendimento delle lingue straniere sia fondamentale nel processo di internazionalizzazione.

I vantaggi dell’apprendimento delle lingue straniere per l’internazionalizzazione

L’apprendimento delle lingue straniere è intrinsecamente connesso all’internazionalizzazione delle università, aiutando gli studenti e i collaboratori a comunicare in modo più efficace con i loro colleghi stranieri, promuovendo la comprensione culturale e migliorando la qualità degli scambi tra atenei. Inoltre, le lingue straniere forniscono agli studenti le competenze necessarie per potersi affermare a livello universitario o professionale in un mondo interconnesso come quello attuale.

Tra i principali vantaggi dell’apprendimento delle lingue straniere per l’internazionalizzazione troviamo:

  • Migliorare l’occupabilità : la capacità di parlare più lingue è estremamente apprezzata dalle aziende, e gli studenti che parlano più lingue hanno maggiori possibilità di trovare lavoro in moltissimi settori diversi.
  • Competenza culturale : l’apprendimento di una lingua straniera aiuta gli studenti e i collaboratori ad avere una comprensione più profonda di culture e prospettive diverse, migliorando la loro capacità di lavorare con persone di origini diverse e contribuendo a creare un ambiente più inclusivo e accogliente.
  • Scambi universitari : parlare una lingua straniera consente a studenti e collaboratori di partecipare più attivamente ai programmi di scambi universitari e alle collaborazioni scientifiche. Inoltre, rafforza la capacità di partecipare a conferenze e seminari internazionali.
  • Sviluppo personale e cognitivo : imparare una lingua straniera è un’esperienza stimolante e gratificante che favorisce la crescita personale. Inoltre, migliora le funzioni cognitive, come ad esempio il problem-solving, il pensiero critico e la creatività.

Inserire l’apprendimento delle lingue straniere nella strategia di internazionalizzazione delle università offre tutta una serie di vantaggi che non si limitano al solo campo accademico. E, ovviamente, l’apprendimento delle lingue non dovrebbe limitarsi alla sola lingua inglese. Esistono molte altre lingue che vantano un’ampia diffusione globale, ad esempio perché vengono parlate da un elevato numero di persone oppure perché costituiscono la lingua ufficiale o effettiva di paesi con un’importante influenza economica. Inoltre, la cooperazione internazionale e la mobilità studentesca e professionale hanno maggiori probabilità di avvenire all’interno di una stessa area geografica, perciò imparare le lingue predominanti o più importanti a livello geografico può rivelarsi una carta vincente. Ne sono un esempio (ma ne esistono molte altre) lo spagnolo o il portoghese brasiliano nell’America Latina e Centrale, il francese in alcune zone dell’Africa, il cinese mandarino o il giapponese nel sud-est asiatico.

Attuare un programma di apprendimento delle lingue straniere che duri nel tempo

L’apprendimento delle lingue straniere rappresenta un aspetto importante delle strategie di “internazionalizzazione in loco” volte a soddisfare necessità specifiche e immediate oppure obiettivi a lungo termine. Ad esempio, gli studenti che partecipano a un programma di mobilità in uscita hanno la necessità immediata di imparare la lingua del paese ospitante prima della partenza. O ancora, gli studenti o i ricercatori internazionali in entrata riescono ad ambientarsi più velocemente nel nuovo contesto imparando una o più lingue locali. Le strategie di apprendimento delle lingue straniere a lungo termine all’interno di un’università possono interessare studenti, professori, ricercatori, nonché il personale amministrativo e ausiliario. Inoltre, queste strategie possono andare al di là dell’apprendimento in aula ed entrare a far parte della cultura e dell’identità proprie dell’università. Rendere l’apprendimento delle lingue straniere accessibile al personale addetto all’accoglienza di studenti, ricercatori e docenti internazionali faciliterà il loro lavoro quotidiano.

L’apprendimento delle lingue straniere a lungo termine come parte integrante del percorso formativo dell’università, sia nello studio autonomo che nelle lezioni di gruppo, consentirà agli studenti, ai professori e ai ricercatori di trarre tutta una serie di vantaggi dalle strategie di internazionalizzazione attuate nel loro ateneo: apertura mentale, benefici cognitivi del multilinguismo, consapevolezza e comprensione culturale e interculturale, inserimento professionale, opportunità di mobilità universitaria o professionale e, ovviamente, conoscenza delle lingue straniere. Le università possono promuovere le lingue straniere e le esperienze internazionali attraverso strumenti virtuali, lezioni online con relatori internazionali o collaborazioni a distanza con altri atenei.

Infine, gli eventi in loco oppure virtuali, volti a promuovere l’apprendimento delle lingue straniere, l’interculturalità o il multilinguismo, contribuiscono a creare un ambiente internazionale all’interno dell’università. Gli eventi di questo tipo creano situazioni per un apprendimento stimolante e informale che possono risvegliare negli studenti la curiosità su una o più lingue straniere, il che potrebbe tramutarsi in un percorso di apprendimento formale vero e proprio. Attuare e mantenere un programma di apprendimento delle lingue straniere all’interno di un’università potrebbe risultare complesso e dispendioso, soprattutto per quegli istituti o paesi che dispongono di risorse limitate. Per tutti questi motivi, le piattaforme di e-learning come Altissia possono rappresentare un’ottima opzione nella strategia di internazionalizzazione delle università, in quanto la loro offerta comprende diverse lingue, sia di studio che di interfaccia. Inoltre, le piattaforme di e-learning offrono molta flessibilità: possono essere usate per lo studio in autonomia, integrate nei percorsi di laurea in lingue straniere oppure entrare a far parte di un corso ibrido o ad apprendimento misto.

Conclusione

L’internazionalizzazione rappresenta un’importante strategia per gli istituti universitari per preparare gli studenti a vivere in un mondo in rapida evoluzione, promuovere la collaborazione accademica globale e migliorare la qualità dell’istruzione. L’apprendimento delle lingue straniere è una componente essenziale del processo di internazionalizzazione, in quanto promuove la comprensione culturale, facilita l’inserimento professionale, favorisce la crescita personale e contribuisce a creare una comunità internazionale più inclusiva e diversificata.

Bibliografia e sitografia

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